Telecamere a scuola – il paradigma del controllo e della sicurezza

25 Gennaio 2020A ogni vandalismo, il pubblico implora una telecamera; a ogni sottopassaggio rinnovato, ci si chiede quando le telecamere verranno installate; a ogni diverbio tra controllore e cliente, la risposta è sempre la stessa: più telecamere.
[…] La prima ad adottare un sistema di videosorveglianza è la scuola G. Pollitzer (via dell’Istria 170). L’istituto verrà dotato di 18 telecamere; tra cui 2 all’esterno. Una spesa non indifferente per il Comune di Trieste, con 40mila euro investiti.

Pensiamo a tutto noi 

E’ partita con la scusa dei maltrattamenti, come se l’oggettivazione e i maltrattamenti all’interno delle istituzioni dipendano dallo scarso “controllo”.  L’equazione è ben diversa: è il controllo a generare alienazione, oggettivazione. L’alienazione è funzionale all’ottimizzazione del profitto da parte di chi detiene il potere. Ridurre la fludità dei discorsi per renderli misurabili, prevedibili, controllabili ai fini produttivo-capitalistici. Deresponsabilizzazione e frammentazione.  Alienazione. Oggettivazione delle relazioni, mercificazione fin anche delle coscienze.
“La violenza rischia di essere considerata una possibilità, e  tuttavia, l’antidoto alla violenza non è più sorveglianza, ma più ascolto, non è più sicurezza, ma più apertura, non è più assistenza, ma più compagnia, non è più cura, ma più vita. La videosorveglianza, nel migliore dei casi, non servirà a nulla, se non a rendere ancora più disumani luoghi a cui già oggi viene chiesto di dedicare più tempo a rispettare procedure e protocolli che a guardare negli occhi le persone.” http://www.superando.it/2019/06/07/lantidoto-alla-violenza-non-e-piu-sorveglianza-ma-piu-vita/
Ma qualche voce inizia ad alzarsi contro il paradigma dell’oggettivazione e del controllo:
17 gennaio 2020 – Dimissioni di massa tra i medici, Francia «Mi dimetto perché sono costretta a fare cose non etiche. Mi dimetto perché un tempo il nostro compito era curare i malati, oggi ci viene chiesto di produrre ricoveri, un numero sempre maggiore di ricoveri in modo da fare soldi per l’ospedale. I miei pazienti, malati di diabete, hanno complicazioni gravi, alcuni rischiano l’amputazione ma le loro degenze sono troppo lunghe, non producono profitto e quindi diventano un peso. Io non lo sopporto più».
Agosto 2019 – Insegnanti denunciano l’aumento esponenziale di diagnosi e la burocratizzazione dell’insegnamento  “Sempre più spesso siamo chiamati a compilare questionari di osservazione (il più diffuso è proprio il Conners elaborato dallo scienziato pentito) essenziali per la diagnosi del disturbo, valutando se e quanto: “non riesce a fare le cose correttamente”, “non riesce a decidere quali siano le cose più importanti”, “parla senza aspettare il proprio turno”, “fa errori”, “parla troppo”, “si preoccupa per molte cose”, “si annoia”, “è uno degli ultimi a essere scelto per far parte di una squadra di un gioco”, “si comporta come un angioletto”, e via su questo tenore per 130 items4.”
Questo per demolire il discorso sui maltrattamenti che con le telecamere non c’entra nulla.
Il decreto Sblocca cantieri è stato convertito in legge giovedì 13 giugno 2019. Il decreto istituisce un fondo finalizzato all’installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso presso ogni struttura socio-sanitaria e socio-assistenziale per anziani e persone con disabilità. 
La dotazione sarà di 5 milioni di euro per il 2019 e di 15 milioni per gli anni successivi, dal 2020 al 2024. Altrettanti ne vengono stanziati per tutte le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità.
I fondi dovranno servire anche per acquistare apparecchiature per conservare le immagini per un periodo temporale adeguato; le registrazioni – specifica il decreto in accordo con quanto ribadito dal Garante per la portezione dei dati personali – saranno visionabili esclusivamente dalle Forze dell’ordine e solo dietro formale denuncia.
Qui si può trovare l’azienda dell’immagine più sopra che spiega e vi offre supporto. Può essere molto interessante sbirciare il sito per capire il futuro che stanno preparando:
Tornando a Trieste:
“Siamo molto orgogliosi – hanno ribadito Brandi e Polidori – per essere i primi in Italia, con risorse comunali e partiti grazie a una mozione consiliare, ad applicare questo nuovo sistema. Dei 3 milioni di euro complessivi stanziati dalla Regione FVG, al Comune di Trieste sono stati stanziati 500mila euro – ha spiegato l’assessore Brandi – di cui destineremo 400mila euro alle scuole dell’infanzia e 100mila alle Case di riposo per anziani. È nostra intenzione dotare del sistema di videosorveglianza altre 9 scuole d’infanzia e alcuni asili nido interessati all’installazione delle telecamere e precisamente: Semidimela, La Nuvola, Luna Allegra, La Mongolfiera, Don Scialvien, Lo Scarabocchio, La Filastrocca, Scuola del Sole e La Barchetta”.
“L’iter è stato lungo e complicato – ha precisato ancora Brandi – perchè non esistevano precedenti in materia, nonostante le leggi, mancavano le indicazioni. Abbiamo consultato la commissione preposta, i sindacati e l’ispettorato del lavoro procedendo con le dovute precauzioni per la sicurezza e la tutela dei bambini, degli educatori e di tutto il personale. Le immagini del sistema di videosorveglianza non potranno essere visionate da nessuno poiché il codice d’accesso viene consegnato al Procuratore Capo di Trieste, Carlo Mastelloni. “
“Soddisfazione per l’iniziativa dell’Amministrazione comunale è stata ribadita dal vicesindaco Polidori, il quale ha evidenziato “il successo di un’operazione che è stata condivisa a 360 gradi senza attendere i finanziamenti regionali. Sono stati superati tanti ostacoli per tracciare un percorso nuovo, essendo i primi ad adottare questo sistema e tutti all’interno dell’ente si sono prodigati per farlo funzionare al meglio”. https://www.triesteallnews.it/2020/01/25/telecamere-nelle-scuole-dinfanzia-trieste-prima-in-italia-ad-attivarsi/
Dalle case di riposo per gli anziani e le scuole dell’infanzia, alle scuole, medie, superiori, e via dicendo il passo è breve.

“Scuole sicure” – L’accerchiamento parte da fuori

Maltrattamenti dentro, droga fuori. 
Protezione/controllo/sicurezza, ce la vendono così.
Certamente tutto per “proteggere” le fasce deboli della società. 
Agosto 2018 – Si tratta del piano straordinario contro la droga nelle scuole fortemente voluto da Salvini e messo a punto dal Viminale per le principali città italiane: venne istituito un fondo complessivo da 2,5 milioni per incrementare i controlli, assumere agenti della polizia locale a tempo determinato, coprire i costi degli straordinari o installare impianti di videosorveglianza.
Comuni pilota: 727 mila euro a Roma, 344 mila euro a Milano, 243 mila euro a Napoli, 222 mila euro a Torino, 168 mila euro a Palermo, 146 mila euro a Genova, 98 mila euro a Bologna, 96 mila euro a Firenze, 81 mila euro a Bari, 78 mila euro a Catania, 66 mila euro a Venezia, 65 mila euro a Verona, 59 mila euro a Messina, 53 mila euro a Padova, 51 mila euro a Trieste.
Ma continua ad allungarsi l’elenco dei comuni che scelgono di avvalersi di questi finanziamenti, di tutti i colori e bandiere.  E’ così sentiamo parlare anche di “successi”.
“Spendendo una cifra modestissima, solo 2 milioni e mezzo di euro, abbiamo sequestrato ben 5 chili di droga nelle scuole”.
Risultati 2018-2019
Qui l’elenco lunghissimo dei nuovi comuni:
Maggio 2019 “Con 4,2 milioni di euro il Fondo per la sicurezza urbana finanzierà anche iniziative di prevenzione e contrasto dello spaccio di droga nei pressi degli istituti scolastici. Ne potranno usufruire 100 comuni per installare sistemi di videosorveglianza o per lanciare campagne informative. I comuni potranno anche usarli per piani di intensificazione dei servizi di controllo della Polizia locale.”
Dicembre 2019 A Reggio Emilia sono arrivati da poco nuovi “occhi elettronici” per contrastare lo spaccio davanti alle scuole e “vigilare sulla sicurezza degli studenti”. Si tratta di 11 telecamere di video sorveglianza (per un investimento di circa 13.000 euro) da installare nei pressi di tre poli scolastici nell’area del centro storico cittadino.
Lo ha deciso la giunta comunale con una delibera approvata la vigilia di Natale che riguarda le azioni del progetto “Scuole Sicure”, finanziato con 61.000 euro dal ministero dell’Interno. I dispositivi, specifica l’atto, andranno ad integrarsi con il sistema di videosorveglianza cittadino attivo dal 2002, ma di recente potenziato per consentire la registrazione delle immagini e la loro trasmissione in tempo reale alle centrali operative delle forze dell’ordine.
La societa’ a cui il Comune ha affidato l’appalto e’ la Bridge srl, mentre la Spark spa e’ proprietaria della tecnologia di ultima generazione delle telecamere. https://www.reggiosera.it/2019/12/scuole-contro-lo-spaccio-arrivano-11-nuove-telecamere/260772/
E poi recenti:
5 gennaio 2020Agrigento “Il liceo scientifico “Leonardo”, il “Majorana” il liceo classico “Empedocle”, gli istituti tecnici “Foderà”, “Sciascia” e “Brunelleschi” il liceo scientifico delle scienze umane “Politi” e il professionale “Nicolò Gallo. Saranno questi, stando a quanto comunicato dall’amministrazione comunale di Agrigento, gli istituti “sorvegliati speciali”. Dopo l’approvazione in giunta del progetto “Scuole Sicure 2019-2020”, giunti i necessari finanziamenti, ecco che questi saranno utilizzati per l’installazione di telecamere in vari ambienti delle suddette scuole, compresi i bagni. A questo si aggiungerà un incrementato servizio da parte della polizia Municipale. La scuola, agenzia educativa dopo le famiglie, deve rimanere tale e non diventare luogo di sballo o di spaccio. Questo è quanto si augura l’amministrazione comunale con in testa il sindaco Lillo Firetto.
Altro qui:
3 gennaio 2020Ancona “In questi giorni ha preso avvio la posa in opera delle telecamere dalle Collodi/ Socciarelli, poi si proseguirà alle scuole Marconi; alle Podesti e al vicino parco. Entro metà gennaio, salvo imprevisti, avranno termine i lavori. «L’obiettivo – commenta l’assessore alla Sicurezza, Stefano Foresi – è quello della prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici ma le telecamere terranno sotto controllo il territorio e saranno utili anche per preveniere ed eventualmente reprimere anche atti di vandalismo”.

Cani in classe

La finzione di preoccuparsi dei “giovani” quando dei “giovani” non frega assolutamente nulla. Se non spremerli, spremerli e spremerli. 
Antiproibizionismo, consapevolezza, informazione sono ancora utopie. Siamo ai cani in classe, una pratica repressiva istituzionalizzata come prassi.

A volte la fantascienza… Classe1999

La situazione a Bologna 

Anche Bologna, all’avanguardia sul piano riqualificazione, cementificazione e desertificazione di esperienze sociali dal basso, sta aprendo la strada alle nuove tecnologie come strumento di “gestione” dell’area metropolitana e di interazione col cittadino “utente/utonto”: la Smart City.

[Seguiranno aggiornamenti su Smart City e Bologna]

Scuole:

Settembre 2018, Bologna – Se le ”scuole sicure” le fanno le telecamere… https://www.zic.it/se-le-scuole-sicure-le-fanno-le-telecamere/
Settembre 2018, Bologna – Riparte la scuola, riecco i Carabinieri
https://www.zic.it/riparte-la-scuola-riecco-i-carabinieri/

Ottobre 2018, Bologna – Unità cinofile nelle scuole: raffica di controlli
https://www.zic.it/unita-cinofile-nelle-scuole-raffica-di-controlli/

Ferrara:

Sistema informativo telematico appalti Regione Emilia Romagna –

Città e telecontrollo:

[Ricerca libera work in progress. Articolo in aggiornamento]
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